Oggi, il termine "spam" è universalmente riconosciuto come sinonimo di messaggi indesiderati, sia che si tratti di email, commenti online o messaggi pubblicitari invasivi. Ma pochi sanno da dove provenga realmente questa parola e perché sia stata scelta per descrivere questa fastidiosa pratica digitale. Scopriamo insieme la curiosa storia dietro il termine.
Le origini: un prodotto in scatola
La parola "spam" nasce come marchio commerciale di un prodotto alimentare: lo SPAM, un tipo di carne in scatola prodotto dalla Hormel Foods negli Stati Uniti. Lanciato nel 1937, lo SPAM divenne estremamente popolare durante la Seconda Guerra Mondiale grazie alla sua lunga conservazione e alla disponibilità nei mercati globali. Ancora oggi è un alimento iconico, soprattutto negli Stati Uniti e in alcune parti dell’Asia.
Monty Python e lo sketch comico
Il salto dal cibo ai messaggi indesiderati avvenne negli anni '70 grazie a uno sketch dei Monty Python, il celebre gruppo comico britannico. In una scenetta ambientata in una caffetteria, i clienti cercavano di ordinare piatti diversi, ma il menù era dominato da SPAM: "uova e SPAM", "SPAM con SPAM" e così via. La scena diventa sempre più surreale quando un gruppo di vichinghi inizia a cantare "SPAM, SPAM, SPAM" in modo ossessivo, sovrastando qualsiasi conversazione.
Questo sketch ha reso "spam" sinonimo di qualcosa di ripetitivo, invadente e non desiderato, proprio come i messaggi pubblicitari che cominciavano a circolare negli anni successivi.
L'ascesa del termine in ambito informatico
Negli anni '80 e '90, con la diffusione di Internet e delle prime reti digitali come ARPANET, gli utenti iniziarono a usare "spam" per descrivere messaggi ripetitivi e fastidiosi inviati a gruppi di discussione o mailing list. Il termine era perfetto per descrivere un comportamento che "riempiva" la rete con contenuti non richiesti, disturbando le comunicazioni.
Con l'avvento della posta elettronica, lo spam si è trasformato in un problema globale. Oggi, grazie a sofisticati filtri anti-spam, gran parte di questi messaggi viene bloccata prima di raggiungere le nostre caselle di posta, ma la lotta contro lo spam continua.
Una curiosità culturale
Lo SPAM alimentare ha saputo trasformare la sua associazione con i messaggi indesiderati in un vantaggio. La Hormel Foods ha persino abbracciato il legame con il mondo digitale, promuovendo il prodotto con autoironia e humor. Nonostante tutto, lo SPAM in scatola rimane un alimento molto amato da milioni di persone, mentre il "digital spam" è universalmente odiato.
Il termine "spam" è un curioso esempio di come una parola possa evolversi dal rappresentare un prodotto alimentare a simbolo di una delle principali piaghe dell’era digitale. La prossima volta che elimini un'email indesiderata, ricorda le sue origini: una scatola di carne e uno sketch comico.
Hai altre curiosità su termini tecnologici o la loro origine? Scrivilo nei commenti!
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