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Evelyn Berezin: la storia straordinaria della madre del word processor

 


Oggi scrivere al computer è diventato un gesto quotidiano e quasi automatico. Dietro la semplicità e l’efficienza con cui componiamo testi, documenti, email e persino messaggi di chat, c'è una donna visionaria che, con il suo ingegno, ha rivoluzionato la nostra vita digitale: Evelyn Berezin, l'inventrice del primo word processor della storia.

Chi era Evelyn Berezin?

Nata il 12 aprile 1925 nel Bronx, a New York, Evelyn Berezin era una donna brillante e determinata, con una passione irresistibile per la scienza e la tecnologia. Fin dalla sua giovinezza, manifestò una predisposizione naturale per la fisica e l'elettronica, che la portò a laurearsi alla New York University nel 1946, conseguendo poi un master nello stesso istituto nel 1951.

In quegli anni, tuttavia, la società non era ancora pronta a riconoscere il valore delle donne in ambito scientifico e tecnologico, tanto che Evelyn dovette affrontare pregiudizi e discriminazioni, sfidando un mondo dominato da uomini. Ma lei non si fece fermare e riuscì a imporsi in un ambiente estremamente competitivo, diventando rapidamente una pioniera nel settore emergente dell'informatica.

L’idea che ha cambiato il modo di scrivere per sempre

Durante gli anni Sessanta, mentre lavorava come ingegnere presso la Underwood Corporation, Berezin si rese conto che la gestione dei testi e la preparazione dei documenti aziendali era incredibilmente lenta e macchinosa, affidata esclusivamente alle macchine da scrivere tradizionali. Le modifiche erano difficili da apportare, e la produttività era limitata.

Così, nel 1969, decise di fondare una propria azienda, la Redactron Corporation, con un obiettivo ambizioso: sviluppare una macchina capace di modificare e correggere testi in tempo reale. Questa idea avrebbe rivoluzionato radicalmente l’ufficio moderno.

Il primo word processor al mondo: Data Secretary

Nel 1971, Evelyn Berezin presentò al mondo il frutto del suo lavoro visionario: il Data Secretary, il primo word processor digitale. Non si trattava solo di una macchina per scrivere evoluta, ma di un dispositivo elettronico capace di gestire testi in modo flessibile e dinamico. La Data Secretary consentiva agli utenti di:

  • Scrivere e modificare testi su uno schermo digitale, prima ancora di stamparli.
  • Correggere errori senza dover riscrivere intere pagine.
  • Memorizzare documenti per essere modificati successivamente.

Per la prima volta, scrivere diventò una procedura semplice, intuitiva e soprattutto rapida. Evelyn Berezin aveva di fatto inventato il concetto che oggi definiamo “editing digitale”.

Una rivoluzione silenziosa ma epocale

Nonostante il suo impatto innovativo, inizialmente il Data Secretary venne accolto con scetticismo, principalmente perché molti temevano che fosse troppo costoso o complesso rispetto alle tradizionali macchine da scrivere. Tuttavia, ben presto gli uffici più avanzati iniziarono a rendersi conto degli enormi benefici che il nuovo strumento poteva offrire. Tra i primi clienti ci furono studi legali, agenzie di stampa e grandi aziende, che notarono immediatamente un enorme aumento della produttività.

La Redactron, grazie al genio imprenditoriale di Evelyn, crebbe rapidamente fino ad impiegare oltre 500 persone, producendo migliaia di unità di Data Secretary vendute in tutto il mondo.

L’eredità di Evelyn Berezin

Negli anni seguenti, aziende come IBM e Wang Laboratories perfezionarono e ampliarono il concetto introdotto da Berezin, rendendo il word processor uno standard imprescindibile in ogni ufficio.

Ma Evelyn non si fermò lì: negli anni successivi proseguì nella sua carriera diventando un'imprenditrice e consulente nel campo della tecnologia, contribuendo a nuove idee nel campo dell'informatica e dell'intelligenza artificiale.

Riconoscimenti tardivi ma meritati

Evelyn Berezin ricevette numerosi premi e riconoscimenti, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, quando il mondo finalmente riconobbe pienamente l’importanza della sua invenzione. Nel 2006 fu inserita nella prestigiosa Women in Technology International Hall of Fame e celebrata come una delle figure femminili più importanti nella storia della tecnologia.

Evelyn Berezin morì l’8 dicembre 2018, lasciando dietro di sé una straordinaria eredità di innovazione, passione e determinazione.

Una pioniera che ha cambiato la storia

Ogni volta che usiamo Microsoft Word, Google Docs o qualsiasi altro word processor moderno, dovremmo ricordarci della donna che ha reso tutto questo possibile. Evelyn Berezin, infatti, non è stata soltanto l’inventrice di una macchina rivoluzionaria, ma ha aperto la strada a generazioni di donne e uomini nell’informatica, dimostrando che una buona idea, se supportata dalla tenacia e dal coraggio, può davvero cambiare il mondo.

 

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