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La capacità incredibilmente piccola del primo Hard Disk

 


Oggi viviamo in un'epoca in cui possiamo portare intere librerie di foto, video, documenti e applicazioni nei nostri smartphone o in chiavette USB minuscole. Ma ti sei mai chiesto da dove tutto questo sia iniziato? Scopriamo insieme la storia del primo hard disk e perché la sua capacità ci farebbe sorridere oggi!

Il primo hard disk della storia

Nel 1956, IBM presentò il primo hard disk della storia: l'IBM 305 RAMAC (Random Access Method of Accounting and Control). Questo dispositivo è considerato il capostipite degli hard disk moderni. All'epoca, rappresentava una rivoluzione tecnologica senza precedenti, ma aveva caratteristiche che oggi ci sembrano incredibilmente limitate.

Quanto spazio aveva?

L'IBM 305 RAMAC aveva una capacità di 5 megabyte. Sì, hai letto bene: 5 MB. Questo spazio sarebbe appena sufficiente oggi per contenere una sola foto di buona qualità o una canzone in formato MP3.

Eppure, negli anni '50, quei 5 MB sembravano un'enormità. Fino a quel momento, le aziende dovevano archiviare i dati su schede perforate o nastri magnetici, che erano lenti e scomodi. L'IBM 305 RAMAC permetteva di accedere ai dati molto più rapidamente, rivoluzionando il modo di gestire le informazioni.

Le dimensioni del dispositivo

Se pensi che il tuo hard disk esterno o la tua chiavetta USB siano piccoli, aspetta di sapere le dimensioni del primo hard disk. L'IBM 305 RAMAC era enorme:

  • Pesava circa una tonnellata.
  • Occupava lo spazio di due frigoriferi.
  • Consisteva in 50 dischi rotanti, ciascuno del diametro di 61 cm (24 pollici).

Non esattamente portatile, vero?

Quanto costava?

Oltre a essere grande e ingombrante, il primo hard disk era anche estremamente costoso. Il suo costo di noleggio era di circa 3.200 dollari al mese (equivalenti a oltre 30.000 dollari odierni). Di conseguenza, solo le grandi aziende potevano permetterselo.

Perché è stato così importante?

Nonostante i suoi limiti, l'IBM 305 RAMAC ha segnato una pietra miliare nella storia dell'informatica. Ha introdotto il concetto di "accesso casuale" ai dati, ovvero la possibilità di accedere a un'informazione specifica senza dover scorrere sequenzialmente tutti i dati precedenti, come avveniva con i nastri magnetici.

Questo concetto è alla base di tutti gli hard disk moderni e ha spianato la strada per l'archiviazione dei dati come la conosciamo oggi.

Un confronto con il presente

Oggi, possiamo acquistare hard disk con capacità di terabyte (1 TB = 1 milione di megabyte) a prezzi accessibili e dimensioni compatte. Pensare che tutto sia iniziato con un dispositivo che pesava una tonnellata e conteneva appena 5 MB è un promemoria di quanto la tecnologia abbia fatto passi da gigante.

La storia dell'IBM 305 RAMAC ci insegna che ogni grande innovazione parte da piccoli passi. Quella che oggi ci sembra una capacità ridicola, all'epoca era una conquista straordinaria. Chi sa quali incredibili progressi ci aspettano nel futuro dell'archiviazione dei dati?

E tu, lo sapevi?

Se questa storia ti ha incuriosito, condividila con i tuoi amici! Oppure, lascia un commento raccontandomi quale è stato il tuo primo dispositivo per l'archiviazione dei dati.


 

 

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