«La complessità di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistor per chip, raddoppia ogni 18 mesi (e quadruplica quindi ogni 3 anni).»
La legge di Moore è un principio fondamentale che ha guidato l'industria dei semiconduttori per decenni. Formulata nel 1965 da Gordon Moore, cofondatore di Intel, questa legge empirica afferma che la complessità dei microcircuiti, misurata ad esempio tramite il numero di transistor per chip, raddoppia circa ogni 18 mesi. Questa osservazione ha avuto un impatto profondo sullo sviluppo tecnologico, spingendo le aziende a perseguire un miglioramento costante e rapido delle prestazioni dei processori.
La legge di Moore non è una legge fisica, ma piuttosto una previsione basata su osservazioni empiriche. Inizialmente, Moore aveva notato che il numero di componenti elettronici nei chip raddoppiava ogni anno dal 1959 al 1965. Successivamente, questa previsione è stata aggiustata a un raddoppio ogni 18 mesi, riflettendo più accuratamente il tasso di crescita osservato nei decenni successivi.
Tuttavia, con il passare degli anni, molti esperti hanno iniziato a discutere sui limiti fisici e pratici della legge di Moore. Con i transistor che raggiungono dimensioni nanometriche, si incontrano sfide legate agli effetti quantistici e al surriscaldamento. Questi ostacoli hanno portato alcuni a proclamare la "fine" della legge di Moore, suggerendo che il ritmo di progresso potrebbe rallentare.
Nonostante queste sfide, l'industria continua a cercare soluzioni innovative per mantenere vivo lo spirito della legge di Moore. L'adozione di nuove architetture, come i processori multicore, e l'avanzamento nelle tecnologie di produzione dei semiconduttori sono alcuni degli approcci utilizzati per superare i limiti fisici e continuare a migliorare le prestazioni dei dispositivi elettronici.
La legge di Moore rimane un punto di riferimento storico per l'evoluzione tecnologica. Anche se il futuro potrebbe presentare nuove sfide, l'ingegnosità umana e l'innovazione continueranno a spingere i confini di ciò che è possibile, mantenendo vivo lo spirito di progresso incessante che la legge di Moore ha incarnato per così tanto tempo.
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