Si è vero, oggi non ho fantasia con il titolo, visto che è simile all'articolo precedente, ma ancora una volta ti parlo di violazione di un IoT cioè di un dispositivo collegato ad internet (Internet of Things - Internet delle cose).
Se nel precedente post si trattava di Alexa oggi il dispositivo è Furbo. Ovvero una videocamera per controllare i nostri amici animali e per dargli da mangiare da remoto, utilizzando ovviamente internet ed una APP sul nostro dispositivo mobile.
Una donna, appassionata di tecnologia, del Missouri aveva Furbo da qualche anno che utilizzava regolarmente.
Un giorno mentre era a casa sentì una voce maschile dirle: Hey beatiful!
La donna si spaventò ovviamente, anche perché in quel momento incominciò ad abbaiare il suo cane. In casa però non c'era nessuno, un sollievo ma allora cosa era successo?
Avvicinandosi a Furbo si accorse che c'era la spia accesa, strano perché lei sapeva per certo che il dispositivo era spento. A quel punto sentì ridere, quella risata proveniva proprio da Furbo.
Capì che il suo dispositivo era stato violato da qualche malintenzionato, l'azienda proprietaria si offrì di cambiarle il dispositivo ma lei rifiutò perché non lo avrebbe, comunque, più utilizzato.
Questa storia, come tante altre, porta ad una riflessione ed ad una domanda: ma quanto siamo sicuri quando utilizziamo dispositivi che sono collegati in rete?
Forse dobbiamo solo attendere che vi sia una maggior accuratezza da parte dei produttori nel creare sistemi meno violabili.
E tu che ne pensi?
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